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B.Valenzano: " Cittadinanza ascoltata, E' tempo di partire. No alle strumentalizzazioni, lasciate ai tecnici le valutazioni tecniche.

Il dibattito sul depuratore consortile di Manduria e Sava che sta accendendo la stampa con notizie e opinioni su chi dice sì e chi dice no al progetto, chi aveva assunto prima una posizione ed oggi ne assume un’altra, non appassiona i tecnici e in particolare il direttore del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente della Regione Puglia, Barbara Valenzano. “C’è un tempo per tutto – fa sapere l’Ing. Valenzano – e ora è arrivato il tempo in cui è quanto mai necessario lavorare in piena autonomia e con la dovuta serenità evitando ulteriori pressioni sugli uffici mentre svolgono il loro lavoro”.

Il capo del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente non concede spazio ad alcun tipo di  strumentalizzazione politica, come sta avvenendo a livello locale, su una questione che richiede competenze  professionali specifiche. In altri termini: lasciamo ai tecnici le questioni tecniche, si evitino improvvise competenze ingegneristiche tali da immaginare fantasiose soluzioni che spesso generano confusione e ingannano, quelle sì, i cittadini.

“La Regione Puglia – continua Barbara Valenzano – ha fatto del confronto con la cittadinanza e la partecipazione dei territori un metodo di lavoro. Non si è mai sottratta agli incontri con tecnici, amministratori locali per spiegare, ma soprattutto per ascoltare. Ci sono state ben sei proposte progettuali discusse, valutate e istruite dagli uffici– ricorda – con la partecipazione del territorio. Adesso, però, è arrivato il momento di partire. I lavori del depuratore inizieranno il 15 aprile, come comunicato dall’Acquedotto Pugliese”. Neppure la  “querelle” sulle modalità di scarico finale del depuratore appassiona al momento  Barbara Valenzano che invita, in particolare la consigliera Francesca Franzoso a leggere il codice dell’Ambiente ( articolo 103), nonché le disposizioni adottate per l’intervento infrastrutturale in questione (parte terza allegato 5 del Codice dell’Ambiente).

“Altre interpretazioni normative – conclude l’ing. Valenzano – ritenute applicabili al sistema di scarichi sul suolo in trincee drenanti previsto nella fattispecie del caso a servizio del depuratore consortile di Sava e Manduria, risulterebbero pretestuose e prive di ogni fondamento di verità”.

  Data pubblicazione

20/03/2019