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Presi i primi impegni da Comune e ARPA. Ora aspettiamo la provincia di Lecce, oggi assente all’incontro

"Un primo passo è stato compiuto questa mattina con la prima riunione del tavolo da me convocato per far luce sulla discarica D’Aurio, ma soprattutto per decidere come procedere e intervenire sul sito abbandonato da anni che, distante soli 500 metri dal centro abitato di Surbo, allarma i cittadini che hanno diritto di sapere se è una minaccia per l’ambiente, la salute e la sicurezza pubblica”

Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Gianni Stea al termine dell’incontro con Comune di Lecce, Arpa e Asl seguito al sopralluogo della scorsa settimana sulla discarica che sorge tra Lecce e Surbo, sollecitato dal movimento “Sentire Civico”.

“Con gli enti convocati abbiamo fatto una ricognizione – ha detto Stea – per conoscere la documentazione esistente che per la verità scarseggia. Pur apprezzando la disponibilità mostrata da Comune di Lecce, Arpa e Asl a collaborare, per avviare un piano di intervento, ho dovuto constatare l’assenza della Provincia di Lecce, ente su cui ricade la competenza del sito. Ma non ci siamo persi d’animo. Il tavolo si riunirà nuovamente il 27 novembre, quando Comune e Arpa avranno già avviato le prime azioni di cui ci riferiranno. Confido molto questa volta nella presenza della Provincia di Lecce”.

Dopo numerose richieste di intervento da parte di cittadini rimasti inascoltati, grande apprezzamento è stato espresso dagli enti partecipanti al tavolo per l’interessamento dell’assessore Stea per aver deciso di dare una forte spinta e di mettere a punto un piano di intervento immediato. La discarica D’Aurio, situata nel territorio di Lecce ma più vicina a Surbo, è costituita da due cave, entrambe oggetto del sopralluogo dell’Assessore Stea: una prima cava, profonda quaranta metri, riempita di rifiuti e coperta da una guaina, sulla quale è stato realizzato un impianto fotovoltaico mai entrato in funzione; la seconda cava, scoperta con rifiuti abbandonati, anche pericolosi.

Il 2003 è l’anno dell’inizio della chiusura e messa in sicurezza della discarica e dell’avvio della fase di gestione post-servizio dell’impianto, a carico della proprietà che risiltava essere la Waste Italia spa. Fase questa della durata di 10 anni che non è mai partita. Il tavolo di oggi ha comunque il merito di aver strappato alcuni impegni: -sulla discarica coperta e dismessa, l’Arpa, come primo passo, procederà con l’analisi dei pozzi spia. -per quel che concerne la cava con i rifiuti a vista tra cui amianto, il Comune di Lecce, per parte sua, provvederà alla verifica della proprietà, ad emettere una prima diffida per la rimozione e qualora la diffida non venga onorata, emetterà una ordinanza. Atti, questi, obbligatori per agire eventualmente in sostituzione al proprietario che non ha ottemperato agli obblighi di legge e per procedere con la messa in sicurezza.

  Data pubblicazione

20/11/2019