7. Murgia dei trulli

Murgia dei trulli

 

INTRODUZIONE

La Murgia dei trulli rappresenta il territorio che si estende nella parte meridionale dell’altopiano murgiano, delimitato a nord-est dall’ articolato e sinuoso ciglio di versante che aggetta ripido sulla piana costiera olivetata, a sud dall’arco idrografico del Canale Reale che circonda la base delle pendici collinari degradanti verso la piana di Brindisi, e ad ovest dalla scarpata del secondo gradone dell’arco ionico tarantino.

L’altopiano è quasi totalmente costituito da un banco di calcari dolomitici, localmente ricoperti da lembi di depositi recenti di natura calcarenitica o argillosa visibili nella terra rossa che contraddistingue il paesaggio.

L’ambito è caratterizzato dalla fortissima presenza di morfologie carsiche, che articolano e frammentano il paesaggio.

 

FIGURE PAESAGGISTICHE

7.1.  LA VALLE D'ITRIA

7.2.  LA PIANA DEGLI ULIVETI SECOLARI

7.3.  I BOSCHI DI FRAGNO DELLA BASSA MURGIA

 

7.1. La Valle d'Itria

Il paesaggio della valle d’Itria è particolarmente singolare e riconoscibile e rappresenta l’esito di una sapiente integrazione tra le componenti antropiche, naturali e fisiche. Le attività dell’uomo (agricole e insediative) si sono adattate alla struttura e forma dei luoghi, assecondando le asperità del suolo carsico e utilizzandone al meglio le opportunità, contribuendo a costruire quella che Cesare Brandi chiama “una campagna pianificata come una città”.

Il paesaggio agrario corrispondente è caratterizzato da colture legnose, prevalentemente olivi e viti, ma anche mandorli e altre piante da frutta, che si alternano ai seminativi asciutti, alle zone incolte o a pascolo, alle macchie cespugliate, o boscate più o meno dense (fragno, leccio e roverella) e a zone di roccia nuda affiorante, associata o meno a vegetazione arbustiva.

La fitta trama agraria è caratterizzata da campi, generalmente di piccole dimensioni, intervallati da più ampi appezzamenti, spesso incolti o boscati; le cui giaciture, adattandosi alla morfologia del terreno, sono ora regolari e uniformi (sui pianori o lungo i tratti di strada rettilinei), ora irregolari e frammentati (sui pendii o in presenza di rocce affioranti). Una fitta rete di muretti a secco sottolinea il disegno di questa trama minuta.

La struttura insediativa è caratterizzata da un sistema isotropo di centri posti al vertice di una raggiera di strade principali, che li collegano tra loro e con gli altri centri esterni all’ambito, e che funge altresì da intelaiatura del sistema stradale minore, quest'ultimo costituito a sua volta da fitte ramificazioni radiali, lungo le quali si addensano i trulli.

Ne deriva un paesaggio densamente abitato e strutturato che si sviluppa su un territorio lievemente ondulato, in cui si alternano avvallamenti e colline, poggi e saliscendi carsici.

I centri urbani di Noci, Alberobello, Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, si dispongono su un sistema di alture a corona di una depressione allungata sulla quale si affacciano con terrazze e belvedere naturali.

 

7.2. La Piana degli Uliveti secolari

La piana rappresenta la superficie sommitale di un grande banco arenaceo - calcarenitico che degrada con lieve pendenza verso il mare. Il suo limite morfologico-visuale, a ovest, è costituito dal  versante dell’altopiano della Murgia, particolarmente imponente e acclive e quasi totalmente ricoperto da vegetazione boschiva, che, a partire dal centro di Ostuni, verso sud-est, si abbassa progressivamente fino a stemperarsi nella piana brindisina.

A nord-est il limite è costituito dalla linea di costa, la cui morfologia si complica in un alternarsi di tratti bassi e sabbiosi – da Torre Canne a Torre S. Leonardo; da Torre Guaceto a Case Bianche - e di estesi tratti di costa alta particolarmente frastagliata dall’erosione, sia marina che eolica. Un sistema di dune costiere ancora ricche di vegetazione e sporadiche zone retrodunali umide corrono parallelamente alla costa. Questo sistema longitudinale è intervallato da numerose lame parallele che, attraversando la piana da nord-ovest a sud-est, si aprono sulla costa in piccole insenature dal fondo sabbioso.

L’elemento strutturante di questo paesaggio è l’oliveto, nettamente prevalente e presente con una forte densità di piante secolari a sesti irregolari, a testimonianza della storicità dell’impianto e degli usi. Presenti anche le colture della vite e dei seminativi, che interrompono con campi più regolari la prevalentemente uniformità del bosco di oliveti. Un sistema fitto di muretti a secco sottolinea la delimitazione dei campi e la rete poderale di connessione alle numerose masserie.

Il sistema insediativo è caratterizzato da due subsistemi principali, lineari discontinui. Il primo, interno, ha per asse principale l’Adriatica, lungo la quale si dispongono i centri di Fasano e Ostuni, l’uno ai piedi, l’altro sulla sommità del costone e, comunque, entrambi in posizione dominante rispetto alla piana.

Il secondo subsistema è costituito dagli insediamenti costieri, sorti, talvolta da piccolissimi nuclei esistenti, in prossimità delle torri costiere o dei piccoli approdi, come centri turistici e di seconda casa, favoriti dalla superstrada E55 che, correndo parallela alla costa, viene a costituire la spina dorsale  di  un sistema a pettine di strade che collegano gli svincoli ai centri.

I due sistemi principali sono connessi e integrati da un terzo subsistema, secondario rispetto ai primi due, costituito da piccoli insediamenti anche produttivi , appoggiati alle antiche strade di collegamento interno-costa ( che adesso raggiungono i centri costieri), specie dove le stazioni ferroviarie hanno funzionato da piccoli attrattori locali.

È possibile, inoltre, leggere un sistema più minuto, puntuale e diffuso, fatto: di masserie; di strutture religiose; di torri costiere, di piccoli scali portuali, che rappresentano capisaldi visivi e relazionali delle invarianti strutturali della piana.

 

SCHEDA D'AMBITO

  Scheda Murgia dei Trulli