1. Gargano

Gargano

 

INTRODUZIONE

 

Il Gargano è una compatta montagna calcarea che emerge nella sua individualità, con il caratteristico skyline a gradone, sulla pianura del tavoliere come contraltare dei rilievi appenninici e si getta a strapiombo, con ripidi costoni rocciosi, verso gli orizzonti marini orientali.

 

Circondato dal Candelaro, dal mare e dalle acque dei laghi costieri, il Gargano conserva nella morfologia l’antica identità geologica di un’isola che aveva prima dell’emersione del Tavoliere.

 

La sua preminente caratteristica morfologica è data da una vasta area interna d’altopiano, elevata 600-1000 m e fortemente ondulata, cinta come da mura inaccessibili, a ovest e a sud, dal semicerchio degli incisi rilievi collinari pedegarganici, ad est, da un fitto sistema di valli fluviali e a nord, da declivi collinosi che degradano verso i laghi.

 

Gli insediamenti più consistenti si sviluppano all’esterno rafforzando il vuoto insediativo interno, dominato dai pascoli e delle aree boscate.

 

Questa monoliticità morfologica e geolitologica si frammenta nella varietà di paesaggi che lo contraddistinguono.

 

 

FIGURE PAESAGGISTICHE

1.1.  ANFITEATRO LAGHI COSTIERI

1.2.  ALTOPIANO CARSICO

1.3.  FORESTA UMBRA

1.4.  COSTA ALTA

1.5.  MANFREDONIA

 

SCHEDA D'AMBITO COMPLETA

  Scheda Gargano

 

1.1. Anfiteatro dei Laghi Costieri 

 

 

Il paesaggio del Gargano settentrionale è caratterizzato dal sistema di  versanti terrazzati che dall’altopiano degradano verso le aree lagunari costiere e le collegano ad esso morfologicamente ed ecologicamente attraverso valli incise e profonde. Una sorta di anfiteatro naturale che, da est ad ovest, disegna il confine visivo meridionale dei Laghi di Lesina e Varano, prima in maniera più marcata,  attraverso pendii ripidi e arborati (oliveti, mandorleti e alberi da frutto), poi, con confini sempre più labili, attraverso il lento degradare delle colline a seminativo verso il tavoliere.  

Una propaggine del promontorio si spinge fino al mare separando i due laghi e due paesaggi sostanzialmente diversi:

  • l’uno, il paesaggio del Lago di Lesina, aperto e proteso più verso il Tavoliere, caratterizzato dal netto rapporto tra il sistema lagunare, la fascia costiera e la piana ad agricoltura intensiva, quasi priva di alberature, segnata dalla trama delle strade interpoderali e punteggiata dalle sporadiche masserie;
  • l’altro, il Lago di Varano, completamente cinto dal promontorio e dai rilievi terrazzati di oliveti, mandorleti e frutteti e collegato visivamente ed ecologicamente al Gargano,  attraverso le valli (di Cagnano, di Carpino) che, dai pascoli arborati dell’interno, gradualmente,  si aprono ad imbuto verso gli uliveti collinari e i seminativi della piana.  

Il sistema insediativo è distribuito a corona intorno ai laghi, lungo la strada pedecollinare che lambisce  l’anfiteatro da ovest ad est, da Apricena a Rodi Garaganico.  

 

1.2. Altopiano Carsico

L’altopiano occupa, da ovest ad est, il nucleo centrale del promontorio del Gargano, risultando la zona a maggiore altimetria, dal momento che supera spesso la quota dei 1000 m. Il paesaggio è caratterizzato da groppe calve e sassose a cui si alternano boscaglie più o meno fitte. È l’ambiente del carsismo, caratterizzato da campi di doline, grave, vore e dall’alternanza di pascoli rocciosi arborati, seminativi e aree boscate.  

Un sistema di faglie parallele, evidenziato dalla vegetazione più fitta, lo percorre da Nord-ovest a sud est tagliandolo in numerose superfici a diverse inclinazioni che gli danno un singolare aspetto ondulato.  

Mentre a ovest si smorza bruscamente sui versanti ripidi e scoscesi che si innalzano sul tavoliere, a est l’altopiano si apre verso il mare attraverso il paesaggio della piana olivetata di Mattinata, presentando un chiaro sistema costituito da una piana costiera, da una piana retrodunale olivetata a maglia fitta che si allarga verso monte, e dall’insediamento compatto che si sviluppa a ridosso della piana olivetata fino alle pendici delle pinete che ricoprono i versanti interni degradanti.  

 

1.3. Foresta Umbra

La Foresta Umbra i sviluppa nella parte orientale dell’altopiano, in cui i pascoli arborati cedono il passo a superfici sempre più vaste di boschi, e il sistema di depressioni endoreiche modellate da processi di origine carsica è sostituito da forme erosive di tipo fluviale o fluvio-carsico.

Il paesaggio è dominato dai faggi nella parte più interna ed elevata, da cerri e roveri nella parte intermedia e da pini e lecci sulla costa.

Un sistema fitto di valli incise e crinali di Pino d’Aleppo si diramano a mare sui promontori. Le coste alte e scoscese costituiscono una fascia costiera continua di pareti rocciose,  intercalate da piccole cale e da singolari appezzamenti di ulivo e mandorlo terrazzati.

 

1.4. Costa Alta

Il paesaggio della costa alta è caratterizzato da una sequenza di valli incise, che giungono fino alla costa e si concludono in mare in una successione di stretti arenili o piane alluvionali più ampie intervallate da piccoli o grandi promontori rocciosi coperti da lembi di pineta.

A partire da Nord, l’alternanza comincia con il vallone di Vico dalle pendici di agrumeti e pino d’aleppo, costeggiato dal Promontorio di Rodi su cui si sviluppa la città, seguono le valli di San Mennaio e Valazzo con presenza di ulivi e di macchia mediterranea. Continuando sulla fascia costiera, verso est, si apre la piana alluvionale di Calinella, stretta tra Coppa Marzini e Monte Pucci con lembi di macchia e pineta.

Una dorsale di uliveti che si stacca dal promontorio garganico la divide dalla  Valle Calena, polarizzata dall’insediamento di Peschici. A seguire, una serie di piane alluvionali più ampie caratterizzate da un paesaggio agrario ad uliveti e macchie boscate, confluenti sulla spiaggia di Scialmarino, chiuse, a monte, dalle dorsali boscate del Gargano e intervallate da lievi dorsali interne.

Infine, la piana alluvionale retrocostiera tra i promontori di Torre Porticello e Torre Gattarella, chiusa da un rilievo parallelo alla costa e dominata dal promontorio di Vieste, su cui convergono due archi di costa. Il territorio agricolo presenta delle trame fitte date da agrumeti terrazzati, orti, vigneti, oliveti anche molto estesi, che si contrappongono alla macchia mediterranea e alle pinete arroccate sulle dorsali.

L’insediamento è caratterizzato da un sistema di centri costieri che aggira la testa del Gargano, distribuiti lungo una strada litoranea di mezza costa e in corrispondenza di promontori a picco sul mare. Un altro sistema caratterizzante è quello delle torri costiere che si collocano strategicamente su avamposti naturali. 

 

1.5. Manfredonia

 

 

A sud, l’ampio altopiano carsico del Gargano si interrompe con un lungo versante imponente e scosceso, inciso da profondi solchi di natura erosiva, i valloni, che gli conferiscono una morfologia fortemente ondulata.

 

Ai suoi piedi si estende un altro terrazzo di forma triangolare che si allunga nel suo punto centrale fino a Monte Aquilone, con i due lati degradanti uno verso il Candelaro e l’altro verso il golfo di Manfredonia.

 

Il paesaggio di quest’ultimo terrazzo garganico, essenzialmente aperto e pianeggiante, si presenta con un'estesa fascia di oliveti e mandorleti nel pendio ai piedi del versante, e un mosaico frammentato e articolato di steppe pedegarganiche, di pascoli permanenti, di seminativi e ficodiendieti nella parte meridionale. Le trame del paesaggio agrario tradizionale e delle sistemazioni idraulico-agrarie (terrazzi, muretti a secco, fossi di raccolta ecc.) sono ancora molto presenti,  così come il sistema delle masserie e degli edifici rurali di impianto storico.